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DOVE

Situata alle pendici dei colli di Tuscolo tra Frascati e Monte Porzio Catone, Villa Mondragone è la più monumentale tra le ville tuscolane. Voluta dal cardinale Marco Sittico Altemps e progettata dall’architetto Martino Longhi il Vecchio, la Villa ospiterà papa Gregorio XIII, che qui darà avvio al calendario gregoriano.

Foto aerea di Villa Mondragone

STORIA

I lavori di costruzione di Villa Mondragone, che comprendono l’ampliamento della preesistente Villa Vecchia, iniziano nel 1567 per volere del cardinale Marco Sittico Altemps, che commissionò il progetto a Martino Longhi il vecchio. Il nuovo Palazzo sorse sulle rovine di una villa romana del II sec. d.C. abitata probabilmente dai due consoli romani, Candiano e Massimo, esponenti della gens Quintili.
Successivamente Martino Longhi viene affiancato da Jacopo Barozzi da Vignola che si occuperà per intero del restauro fino al suo compimento.

Giardino italiano


I lavori termineranno nel 1573, subito dopo si insedierà il cardinale Ugo Boncompagni che, divenuto papa Gregorio XIII, usò la villa regolarmente come residenza. Dal frequente utilizzo come elemento decorativo dello stemma araldico della famiglia Boncompagni, raffigurante un drago, la villa prese il nome di Mondragone. La villa ebbe il suo massimo splendore durante l’epoca della famiglia Borghese, con il cardinale Scipione Borghese ed il papa Paolo V. Furono ospiti di questa villa papi come Clemente VIII e Paolo V.


Dal 1626 papa Urbano VIII decise di lasciare Villa Mondragone in favore della residenza papale di Castel Gandolfo. Nel 1858 la scrittrice George Sand fu ospite della villa, trovandovi una speciale ambientazione che riportò nel suo romanzo “La Daniella”. Nel 1865 la villa venne donata ai Gesuiti dal principe Marcantonio V Borghese, divenendo la sede estera del collegio Ghislieri e successivamente si inaugurò il Collegio di Mondragone, un convitto per i figli delle classi sociali più elevate.

Manoscritto Voynich


Nel 1912 W.M. Voynich acquistò qui dai Gesuiti il famoso Manoscritto Voynich. Durante la seconda guerra mondiale il collegio fu trasformato in rifugio per sfollati e nel 1953 il Collegio dei Gesuiti fu chiuso. Nel 1981 la Villa fu venduta dai Gesuiti alla Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, attuale proprietaria.
Fu nella Villa di Mondragone che Galileo Galilei diede una dimostrazione dell’utilità del suo cannocchiale; sempre a Mondragone Guglielmo Marconi effettuò alcuni importanti esperimenti di radiocomunicazione; infine il Dipartimento di Fisica dell’Università installò nel 2010 nella biblioteca della grande Villa un Pendolo di Foucault, il più alto dell’Italia centrale.

PRESENTE

Villa Mondragone è oggi il Centro Congressi e Rappresentanza dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Ampie sale affrescate, maestose architetture e meravigliosi giardini riflettono numerosi cambiamenti che, partendo dall’epoca romana e passando per quella rinascimentale e barocca, giungono ininterrottamente sino ai nostri giorni. Teatro di importanti avvenimenti quali la riforma gregoriana del calendario e di esperimenti scientifici di illustri personaggi come Galileo Galilei e Guglielmo Marconi, Villa Mondragone è oggi un gioiello nel ricco e stratificato panorama culturale del Tuscolano.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

https://villamondragone.it/

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