Nella sala del Teatro si terranno diverse presentazioni: realtà associative, incontri con gli autori, racconti, proiezioni, per approfondire le tematiche ambientali dai molteplici punti di vista e vedere il mondo con maggior consapevolezza e coscienza.



Dalle ore 16 alle ore 19
Ore 16
INCONTRO CON L’AUTRICE
“Alberi: fermiamo la mattanza”
Dott.ssa Linda Maggiori, giornalista
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Nelle città surriscaldate dal cambiamento climatico, sulle montagne a rischio erosione, lungo i fiumi, nei boschi assistiamo al taglio continuo degli alberi, per ragioni che rispondono al bene comune oppure per speculazioni o incompetenza? Questo libro inchiesta cerca di capire la posta in gioco intorno al nostro prezioso patrimonio arboreo, lasciando la parola anche ai tanti movimenti che si battono per la sua salvaguardia.

Ore 16.30
TALK
“Le altre dimensioni della salute“
Dott. Raffaele Vincenti, farmacista e naturopata
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Per riconoscere l’importanza delle relazioni con l’ambiente per ogni essere è necessario distaccarsi da modelli scientifici meccanicistici e riduzionisti e quindi scoprire la complessità biologica e verificare come agiscono le interrelazioni con ambiente e società. La memetica oltre la genetica, l’informazione biofisica oltre la materia. La salute e la malattia come momenti bipolari dell’essere. Le scienze olistiche applicate sono già nel linguaggio universale della natura!

Ore 17.00
INCONTRO CON L’AUTORE
“Vita contadina nel dopoguerra”
Prof. Naldo Anselmi, fitopatologo
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“Quale testimone diretto, ho voluto raccontare la realtà contadina nell’Italia centrale del secondo dopoguerra, gli ambienti, i caratteri, le usanze, le fatiche, gli svaghi delle sue genti, sottolineando una serie di attività e di eventi particolarmente significativi. Ho concluso tratteggiando l’abbandono delle campagne, che ha talora modificato addirittura il paesaggio, e la scomparsa della civiltà contadina, in connessione con l’inarrestabile succedersi delle innovazioni e dei processi emigratori, non sempre indolori, legati al boom economico.Sono nozioni che dovrebbero risultare interessanti oltreché a quanti vissero tale periodo, anche ai giovani, che vi potranno trovare tante loro ‘radici’, nonché agli operatori del settore, che spero possano da antichi usi e ataviche esperienze trarre profitto per l’esercizio di quell’agricoltura sostenibile e circolare di cui si sente sempre più parlare.” Prof. Naldo Anselmi

Ore 17.30
INCONTRO CON L’AUTRICE
“Paesaggi e giardini della Tuscia”
Dott.ssa Sofia Varoli Piazza, architetta
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Libro/guida singolarissimo in uno stile cosiddetto ‘interdisciplinare’: esso tratta congiuntamente di parchi, giardini, chiostri, giardini naturali e riti di primavera. Il territorio del viterbese riserva da questo punto di vista delle straordinarie sorprese: seguendo il percorso della Natura, si attraversano criticamente boschi, selve, paesaggi agropastorali, parchi, giardini pubblici e privati creati per bisogni primari e per diletto. E ancora, nuovi orti, nuovi giardini sono nati nel tempo nei pressi dei borghi, nelle vicinanze dei laghi, nelle vallette alle pendici dei boschi: nuovi gusti, nuovi modi di allevare le piante, antichi e nuovi simboli di intendere l’arte e la natura, l’idea stessa di giardino.

Ore 18.00
PRESENTAZIONE
La nascita dell’associazione GIADA (Giardinieri d’arte)
Emiliano Ricci, presidente
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Il Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici è una nuova qualifica professionale in grado di realizzare gli interventi rivolti alla conservazione, al rinnovamento, al rifacimento di elementi, spazi, architetture vegetali del giardino, padroneggiando le tecniche, i materiali e le modalità di messa a dimora, cura, prevenzione e rigenerazione degli elementi vegetali di cui sono composti. Realizza interventi di restauro, conservazione, manutenzione e gestione dei giardini e parchi storici nell’ambito del verde pubblico e privato, rispettando le forme originarie del giardino, valorizzando le peculiarità storiche, di cultura materiale, architettoniche, ambientali, paesaggistiche, di relazione.
L’associazione GIADA nasce per volontà dei suoi tre soci fondatori e membri del primo consiglio direttivo: Emiliano Ricci, in qualità di presidente, Alessandro Ingretolli in qualità di vice-presidente e Dario Pulcini in qualità di segretario e tesoriere.
Tutti e tre hanno acquisito la qualifica di giardiniere d’arte e hanno deciso di agire per unire tutte le persone che hanno partecipato ai corsi professionali per ottenere la qualifica, di modo da poter rappresentare la categoria presso le istituzioni pubbliche e private, nonché far conoscere e far evolvere la figura del giardiniere d’arte.
Ore 18.30
Proiezione del cortometraggio
“68.415“
Antonella Sabatino e Stefano Blasi, autori
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Sala degli Svizzeri
Ore 18
Proiezione del film
“Il codice del bosco”
A seguire incontro con il regista Alessandro Bernard e il ricercatore Alessandro Chiolerio
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ll Codice del Bosco, il documentario diretto da Alessandro Bernard e Paolo Ceretto, segue le conseguenze dell’uragano Vaia che tra ottobre e novembre 2018, ha devastato il nord-est dell’Italia, colpendo in particolare le Dolomiti e le Prealpi Venete.
Si stima che durante la tempesta siano stati abbattuti circa 14.000 alberi. Questo disastro ha favorito la diffusione di un piccolo insetto, il Bostrico, che si nutre dei tronchi abbattuti, aumentando il suo impatto anche sugli abeti della foresta. L’epidemia di Bostrico, aggravata dalla siccità e dal maltempo del 2022, continua a minacciare la vegetazione, a sei anni dalla tempesta. In Val di Fiemme, a Costa Bocche, due scienziati, Alessandro Chiolerio e Monica Gagliano, si incontrano per esplorare il bosco distrutto. Tra alberi spezzati e radici capovolte, il Bostrico avanza inesorabilmente, lasciando tracce sotto la corteccia che sembrano enigmi da decifrare. Questo linguaggio misterioso apre nuove ipotesi scientifiche, unendo conoscenze antiche e moderne.






